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Enrico Bante, autore di fumetti |
Continuano le interviste agli autori Cyrano Comics. Oggi, nostro graditissimo ospite, è Enrico Bante, niente meno che il papà di Pigeon-Man!
Buona lettura!
Ciao Bante,
grazie per il tuo tempo! Andiamo subito al sodo:
1. Qual è il tuo stile di
disegno (comic, manga, fusion, realistico, grottesco, ecc)?
Comico e grottesco,
principalmente. Ma mia madre sponsorizza anche una vena tendente al
tenero/puccioso (esiste come genere?)
2. Che tecniche di disegno
sei solito utilizzare?
La tecnica segreta della
scuola Bante. Afferrare la matita e tracciare dei segni su un foglio bianco.
3. Quali soggetti
preferisci scrivere?
Ho sempre scritto fumetti
umoristici, perché mi piace sorprendere con battute ad effetto e cercare di far
ridere la gente. Sono attratto dal lato giocoso dello strumento fumetto. Ma da
tempo covo l'ambizione di scrivere qualcosa di serio e filosofico, il "masterpiece"
da lasciare ai posteri. Che lo vogliano o meno, 'sti posteri.
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Cover di Pigeon-Man di Enrico Bante |
4. Chi è il fumettista che
vorresti proprio conoscere?
Leo Ortolani. I suoi tempi
comici sono da fuoriclasse e vorrei diventare il suo giovane Padawan per
scoprirne i segreti. Poi diventerei un Sith e glieli ruberei. Mi piace
moltissimo, inoltre, Eric Powell di The Goon: riesce a rendere i suoi
personaggi sia grotteschi che malinconici, sia tragici che buffi. È versatile
all'estremo, senza mai cambiare se stesso. Un capo! E poi (scusate) devo citare
per forza Charles Schulz: purtroppo non potrò mai conoscerlo, ma per me è come
un padre, e Charlie Brown un fratello.
5. E lo sceneggiatore?
Grant Morrison
innanzitutto. D'accordo, è matto, probabilmente rovinato dagli eccessi della
gioventù, non è più solo uno sceneggiatore ma ormai uno strambo guru pop, ma sa
commuovere, gasare, far ridere o indignare in un lampo! Ha scritto alcune cose
incomprensibili, lo ammetto, ma è il prezzo da pagare se per raggiungere la
verità vai a strafarti di strane sostanze in Tibet. Ha scritto la più bella
storia di Superman. Ha rivisto la mitologia degli X-Men, facendola risplendere
e forse seppellendola al tempo stesso. Ha scritto We3 (un capolavoro). Ha
tirato fuori dal cervello quella follia cospirazionistica da nobel per la
letteratura che si chiama The Invisibles! Ciao grande Grant!
Ti cito anche Garth Ennis.
Non mi piace solo per le parolacce (che, sia chiaro, le adoro!!!). E' profondo,
tagliente, diretto come un cazzotto, senza sfronzoli, vero. Ciao Garth!
Lasciami salutare anche
Renè Goscinny perché ADORO ASTERIX! Devo a lui quel poco di storia che so…
5. Ci sono film, telefilm,
registi, cartoni animati o gruppi musicali che hanno influenzato il tuo immaginario,
il tuo "sentire artistico"?
Il giubbino di Fonzie e il
jingle di Pollon, quello che si riferisce neanche troppo velatamente alla
cocaina. Poi, un attore: Kevin Costner. Devo diventare bello come lui.
6. A cosa stai lavorando
ora?
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Cover I Bambini Inchiodati - Nicola Bernardelli |
Lavorando è una parola
grossa. Sudo solo a leggerla. Però in molti mi chiedono come sta Pigeon-Man.
Gli stessi piccioni che vedo in centro mi sembrano in questi giorni un po’ giù.
E forse potrei accontentare gli scontenti pensando di aggiornarli sul nostro
eroe.
Ho inoltre appena pubblicato per la collana "Cyrano Comics Presenta" in occasione di Lucca Comics 2013 I Bambini Inchiodati, un lavoro in collaborazione
con Nicola Bernardelli e Luca Falesiedi. E sto anche pensando a un racconto epico, avventuroso e filosofico. Quindi sì,
se vai alla domanda n.3 vedrai che corrisponde al desiderio di "masterpiece"
che avevo ivi enunciato. Che sia lui? Mah, ai posteri l'ardua sentenza. (poveri
posteri, li stiamo responsabilizzando troppo).
(Ndr: trovi I Bambini Inchiodati nello shop online!)
7. C'è un tuo fumetto di
cui sei particolarmente orgoglioso? Perché?
Pigeon-Man, naturalmente... Compratelo!!!
8. Come si diventa
"bravi a scrivere"?
Leggendo. Poi, vivendo. E immaginando
come scriveresti le cose che stai vivendo. Le prime cose che scrivi fanno
sempre schifo, quindi credo centri anche
l'esperienza (non abbattetevi!). In ogni modo credo che si debba essere un
attimo "portati", e che se non lo sei puoi leggere e scrivere sino a
90 anni ma non riuscirai a tirar fuori nulla di buono. Credo che ci siano
ambiti in cui l'esercizio non basta, ci vuole una certa inclinazione. Altro non
saprei aggiungere.
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Una tavola da Pigeon-Man! - Enrico Bante |
9. Per te creare un
fumetto è soprattutto: una passione, l'aspirazione lavorativa della tua vita, o
una necessità interiore?
Una passione. Non ho mai
aspirato a diventare fumettista professionista, mi accontento di tirar fuori
qualche idea tra una cosa e l'altra che mi capita nella vita. Beh, ma se un mio
fumetto diventasse un best seller e arrivassero all'improvviso vagoni di euro,
non li rimando mica indietro, eh?
10. Svelaci il tuo più
grande incubo.
Vedere i Cyrani vestiti da
marinarette che praticano del….
12. Qual è il tuo motto?
Non rimandare a domani
quello che puoi fare dopodomani.
13. Ultimissima cosa: dove
possiamo seguirti? Hai un blog, un sito, un portfolio online, ecc?
Ho un blog, ma appena nato,
fermo e in lavorazione (sono pigro, col pc). Quando sarà il tempo lo
comunicherò. Non mi seguite troppo, però, perché questa cosa si chiama
stalking!!!
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Illustrazione di Enrico Bante |
Grazie mille Enrico,
anche per gli sketch/illu/tavole che ci hai lasciato e che abbiamo pubblicato
^^. Aspettiamo allora il nuovo Pigeon-Man!